Avrò chiuso il gas? Il dubbio ossessivo da controllo nel DOC: sintomi, cause e cura
a cura del Dr Gaspare Costa

Avrò chiuso il gas
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, più brevemente DOC, rappresenta uno delle condizioni psicopatologiche più frequenti e invalidanti che si riscontrano nella popolazione generale.
Avrò chiuso il gas, la porta, l’ auto, ecc., fanno parte del DOC da controllo (dubbi ripetitivi) e rappresenta una delle diverse modalità con cui il Disturbo Ossessivo Compulsivo può presentarsi.
Nella sua manifestazione classica il DOC da Controllo assume la seguente tipologia:
la persona viene colta dal dubbio ossessivo, innescato da stimoli interni o esterni, che qualcosa ritenuta potenzialmente pericolosa per l’incolumità di se stessi o degli altri, non è stata controllata a sufficienza o necessità di ulteriori verifiche.

Avrò chiuso il gas
Il dubbio ossessivo è accompagnato da valutazioni di pericolo; una minaccia a cui si associa una escalation dell’ansia alla quale la persona pone rimedio mettendo in atto i rituali compulsivi di controllo finalizzati a ridurre lo stato di disagio.
L’esempio seguente ci aiuterà a comprendere meglio le dinamiche del DOC da controllo: Mara è una donna sposata di 34 anni, lavora come dirigente in un importante gruppo informatico, da quasi 10 anni e affetta da dubbi ossessivi riguardanti la chiusura del gas e di altre situazioni sensibili ( porte, finestre, rubinetti, portiere dell’auto, elettrodomestici etc.).
Mara si descrive come una persona scrupolosa, perfezionista, incentrata sul senso del dovere e della “moralità”. A volte si reputa eccessivamente ansiosa ed insicura mentre anche se agli altri appare una donna decisamente sicura.
Ecco quello che succede a Mara più volte giorno, specie nelle occasioni in cui deve uscire di casa o andare a dormire: “ All’improvviso un dubbio si insinua nella mia mente, avrò chiuso la manopola del gas ( La “fissazione”può riguardare molte altre cose come i rubinetti, le porte, le finestre etc.).
Il dubbio ossessivo è subito accompagnato dall’ansia, da una sensazione di disagio che riesco a lenire, almeno per un po’ di tempo, dopo ripetuti controlli della manopola del gas chiudendola e riaprendola; controllo la manopola per 10, 100, fino a 1000 volte finché, sfinita, non riesco a rassicurarmi o, quantomeno, penso di avere la coscienza a posto.

Dubbio ossessivo
Quando il dubbio ossessivo si insinua nella mia mente penso a quello che potrebbe succedere se, effettivamente, il gas rimerebbe aperto: il condominio si saturerebbe e rischierebbe di saltare in aria procurando morti e feriti, immagino delle scene dove vedo i colpi dilaniati sepolti sotto le macerie; poi penso che posso evitare tutto questo semplicemente controllando più accuratamente, se non lo facessi mi sentirei colpevole, irresponsabile, negligente e questo non posso tollerarlo.
Mi rendo conto che questi timori sono esagerati ma non riesco a controllarli, a volte mi sento matta, penso che non potrò resistere a lungo in questo modo, non potrò più avere una vita normale.
Ultimamente passo diverse ore a controllare, tanto che al lavoro sempre più spesso arrivo in ritardo mentre non riesco ad andare a letto prima delle 3,00 sempre a causa delle verifiche che devo fare.
Finora non mi sono fatta aiutare da nessuno perché mi vergognavo di parlare di queste cose e pensavo di risolverle da sola ma ora sono allo stremo delle forze, sono arrivata fino al punto di non “vivere” più la casa ( non cucino, non lavo, non stiro, evito di accendere qualsiasi interruttore per paura di dover controllare tutto)”.
Il caso Mara è abbastanza comune; basti pensare che in Italia circa 1.000.000 di persone, distribuito equamente per sesso e classe sociale, soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo nelle varie tipologie in cui può manifestarsi.
Il DOC esordisce, con maggior frequenza, tra i 6 e i 20 nei maschi e tra i 20 e i 29 nelle femmine e, quasi sempre, presenta, se non trattato, un decorso cronico che condiziona negativamente la vita delle persone affette e dei familiari.
Spesso, proprio come Mara, le persone affette da DOC sono riluttanti a rivolgersi ad un professionista della salute mentale (Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta) perché trovano imbarazzante parlare delle “bizzarrie” che il Disturbo Ossessivo li costringe a fare o, peggio, hanno la credenza che sia qualcosa di incurabile.
Contrariamente a queste credenze, è ormai scientificamente dimostrato che l’aderenza ad una terapia efficace, tipo la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale ( trattamento d’elezione secondo l’APA), o il trattamento farmacologico, apportano grandi benefici se non, addirittura, la remissione completa dei sintomi.
In particolare, la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e altri approcci di provata efficacia sono considerati da soli, o in associazione ai farmaci, la cura più efficace per il Disturbo Ossessivo Compulsivo.
in particolare, i dati scientifici dimostrano che le tecniche principali per affrontare il DOC, come EMDR, le Tecniche di Integrazione Emisferiche i risultati positivi si attestano intorno al 70/80% di successo, contro un 40/60% di efficacia prodotto dall’approccio farmacologico. Inoltre, è stato provato che la Psicoterapia, oltre a non avere effetti collaterali, presenta un minor tasso di ricadute.
In sostanza, i pazienti curati con la tecniche di Psicoterapia specifiche per il disturbo Ossessivo –Compulsivo ottengono migliori risultati, più stabili nel tempo, senza gli effetti collaterali che presentano gli psicofarmaci.
Dr Gaspare Costa
http://www.disturbipsichici.info/
Disturbo Ossessivo – Compulsivo
Come vincere il disturbo ossessivo
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