Dott. Mario Di Nunzio
Perchè non riesci a vincere il Doc
Il DOC predomina su di noi e ci impedisce di guarire, perché sa come e dove bloccarci.
Il Doc imprigiona perchè va ad annullare e neutralizzare la fiducia in noi stessi e le nostre capacità.
Scoprire perchè non si riesce a vincere, scoprire le sue armi, il suo modo di operare, vuol dire avere già un vantaggio, una battaglia vinta a metà.
Quando arriva un pensiero inaccettabile nella mente, molti cadono in un circolo vizioso impossibile da svincolarsi.
Questo pensiero si presenta all’improvviso, sotto forma di un grave dubbio.
Di solito appare nella mente con una frase: ” E se…?”
Basta questo avviso, questo avvertimento a mettere in dubbio noi stessi e intrappolarsi nella rete del Doc.
Sì, è proprio così, il doc è in grado di neutralizzare le nostre difese e le nostre capacità di giudizio.
Come fa il DOC a neutralizzare le nostre Difese?
E’ quello che vedremo in questo articolo.
Nella mente di una persona entra un’immagine, un un impulso,un pensiero inaccettabile. Se non si dà eccessiva importanza, la persona continua la sua vita e non succede nulla.
Se la persona si spaventa e continua a pensarci, fa scattare l’intimazione “E se…?”.
Facendo immaginare le peggiori conseguenze.
E’ in quel momento che siamo attirati e trascinati dentro il vortice del doc.
In quelle circostanze vengono disinnescate le nostre sicurezze.
Questo succede perchè si entra in una bolgia di accuse infamanti, da un tribunale che ha già deciso di condannarci.
Siamo sotto accusa e calunniati, chiamati a difenderci, a vergognarci, a non credere più a noi stessi, a difenderci da noi stessi, a non avere più fiducia in noi e negli altri.
Siamo sottoposti ad un duro giudizio, come di fronte ad un tribunale dell’Inquisizione, con un accusatore che conosce tutto di noi e sa dove colpire più duro per farci più male possibile.
Insinuazioni infamanti da un tribunale che ha già deciso di condannarci. Infatti non ascolta le nostre difese. Ci fa delle accuse e ci dice: “Dimostrami che tu non sei così!! DIMOSTRAMELO!”
Ma non solo non ascolta le risposte ma, riesce a leggere i nostri segnali di ansia, a livello corporeo, e ad usarli contro di noi.
” Hai l’ansia,sei ansioso, hai paura? Quindi ho ragione io! Tu sei così…!!!”
“DIMOSTRAMI CHE TU NON SEI COSÌ! ”
Ma non ascolta le nostre difensive. Continua a metterci alla prova, ad accusarci e dirci: ” Dimostrami che tu non sei così!!”
Siccome sa leggere nel nostro corpo i segnali dell’ansia, li prende e li usa per accusarci.
Ogni nostra contromossa è inutile e destinata al fallimento, perché questo avversario conosce tutte le nostre reazioni, sa come renderle inutili e annullarle.
È proprio un dittatore. Ci fa fare quello che vuole perché ci mette in uno stato di paura.
È sicuro di vincere perché può mettere mano alle nostre Fragilità.
Le nostre debolezze
-Prima debolezza: il Doc crea un dubbio che annulla la nostra capacità di giudizio.
Non crediamo più a noi stessi. Non crediamo all’ evidenza. Non crediamo più se quello che abbiamo detto, fatto, visto e toccato è vero o falso. Se l’ abbiamo eseguito o no. Se è fatto bene, se abbiamo visto bene o no. Se possiamo o non possiamo fidarci di noi stessi.
Praticamente il Doc ha creato un dubbio su tutto quello che ci riguarda.
– Seconda debolezza: Timore delle conseguenze.
Il Doc ci fa continuamente vedere con le immagini e le ammonizioni le peggiori fantasie e conseguenze, tutte le cose che non vorremmo mai vedere.
Il doc si comporta come un severo super Io, come un severo genitore. ‘ Ecco quello che ti succede se…’, ‘Se non ubbidisci ti punisco!’
La paura inconscia del dockers è quella di un Super Io arrabbiato, di un genitore adirato, del genitore che gli mette il muso, del genitore che rimprovera. Questa è una storia che si ripete: Timore delle conseguenze e voglia di far vedere che non siamo insicuri.
– Terza debolezza:”Obbligo di rispondere, discolparmi e a dimostrare che non è vero l’accusa che mi viene rivolta”.
Chi mi obbliga a rispondere? La lealtà? Ma ho a che fare con un avversario sleale, calunniatore, approfittatore, che non rispetta le regole.
Di fronte a un avversario sleale non sono tenuto a rispettare certe regole.
Quindi posso anche non rispondere, discolparmi e non dimostrare niente.
– Quarta debolezza: Una brava persona fa tutto quello che gli viene detto.
Se falsamente riceve un’accusa, il docker sente che deve dimostrare il contrario.
Per questa debolezza vale la risposta precedente: Vale la pena fare la brava persona di fronte a questo tribunale così ingiusto?
– Quinta debolezza: Il nostro pensiero.
Il pensiero e la paura di credere ed essere considerati contrario di quello che siamo. Esempio:
“Hai pensieri malvagi? Sei pericoloso! ”. Invece sei una brava persona.
“Sei un gay/una lesbica! ” – Invece sei eterosessuale.
“Sei un sacrilego/Un blasfemo/ !” – Invece sei una persona devota,
Ecc. ecc.
Ma fare affidamento al nostro pensiero non sempre è una cosa positiva. Noi crediamo ciecamente ai nostri pensieri e siamo convinti che se è passato qualcosa per la mente è pura realtà, perché il pensiero lo fa per il nostro bene.
Questa è una credenza errata, frutto dell’automatismo del Doc.
Chi l’ ha detto che dentro di te c’è un essere malvagio, un irrispettoso, un contro corrente,ecc. Può darsi che, invece di un Mister Hyde perfido, c’è solo un cagnolino arrabbiato o uno spiritello che si diverte a fare scherzi innocui!
– Sesta debolezza: Obbligo di risolvere questo doc.
Disagio a convivere con questi problemi aperti e irrisolti. Obbligo a chiudere questa faccenda.
– Settima debolezza:Ruolo Up/down.
Il dockers si sente in posizione down rispetto al DOC, in posizione inferiore, secondaria, subordinata.
Ottava debolezza: Responsabilità
Molte persone affette da DOC pensano di essere i soli responsabili per fallimenti e accadimenti negativi.
Circostanze sfavorevoli, la sfortuna, la inevitabilità di un evento o il ruolo di altre persone, non sono prese in considerazione o non vengono accettate.
Nona debolezza. Il DOC afferma anche che agire su informazioni insufficienti è pericoloso e irresponsabile.
Ti fa credere che potresti commettere un errore che avrà conseguenze permanenti. Potresti ammalarti e morire, oppure potresti far ammalare qualcun altro. Il Doc ti avverte di non fare mai cose di cui potresti pentirti un giorno.
Il doc ti Sussurra che non puoi MAI conoscere abbastanza, prepararti abbastanza o avere abbastanza informazioni.
Cosa compromette le nostre certezze e diventiamo schiavi del Doc?
Prima credenza:
Il solo fatto di avere avuto certi pensieri fa sentire già colpevole.
Il solo fatto di averlo pensato scatena la paura.
Scatta il pungolo: “ E se…? Non sia mai! Devo evitarlo!”
Seconda credenza : Ci sono dei Comandi e delle Disposizione a cui deve attenerti e obbedire:
1) Una persona per bene NON deve MAI avere certi pensieri.
2) Per sentirmi sicuro/sicura NON DEVO avere nella mente certi pensieri.
3) NON POSSO ritenermi più una persona rispettabile dopo che mi è passato in mente un tale pensiero!
4)Devo avere SEMPRE la certezza che non ho pensato certe cose.
Risposta alla disposizione N° 3
Se il pensiero è sopraggiunto da solo, all’ improvviso e io non ho avuto gioia della sua presenza, io non ho nessuna colpa.
Perchè devo punirmi ?
Spiritello: ‘Come tu hai avuto un pensiero così brutto e terribile e non vuoi punirti? Non vuoi sentirti responsabile?’
Tua risposta: ‘ No. Io non ho chiamato quel pensiero. Non l’ ho desiderato e non ho nessuna motivazione a metterlo in atto’.
Spiritello: ‘Tu non puoi rispondermi in questa maniera spavalda. Tu non ti rendi conto di cosa hai pensato!!’
Tua risposta:’ Io rispondo in maniera spavalda? Sei tu che stai mi trattando in modo da farmi sentire colpevole!’
Queste risposte sono inutili, perché dirette ad un automatismo mentale. Una risposta efficace è LA NON RISPOSTA e l’ assenza di paura.
Quale abilità è mancante o viene neutralizzata?
Come abbiamo osservato è veramente difficile guarire da un disturbo ossessivo.
Il docker è prigioniero della sua mente. Il Doc ha neutralizzato le difese, messo con le spalle al muro e costretto a
difendersi continuamente da accuse ingiuste e false.
Lo stato di paura regna sovrano.
Sulla base di queste ansie e paure è costretto a ricercare rassicurazioni, evitamenti e compulsioni.
La paura e le rassicurazioni sono il carburante di questo automatismo mentale,
chiamato Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).
Per uscire dal Doc bisogna bloccare l’ automatismo.
Quindi evitare le ricerche di rassicurazioni.
Le compulsioni e le rassicurazioni hanno solo un effetto temporaneo, funzionano poco e soprattutto tengono in vita l’ automatismo.
Cosa fare?
Non dare importanza alle accuse del Doc. Non avere avere paura delle conseguenze. Accettare di avere in mente certi brutti pensieri.
Questi pensieri sono come bombe disinnescate: gridano forte, ma non hanno il potere di spingere a far male.
Bisogna credere nella nostra capacità di giudizio, e recuperare la fiducia in noi stessi.
Il sentirsi in diritto di credere in noi stessi permetterà di guarire, di maturare e liberarsi dalle grinfie del
disturbo ossessivo.
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