Esperienze negative infantili come origine del Disturbo Ossessivo
In questo articolo si riportano i risultati delle ricerche sull’ influenza delle esperienze negative nell’ infanzia e adolescenza che portano allo sviluppo del disturbo ossessivo compulsivo.
Alla luce di tali ricerche, sembra che alcune di queste esperienze possono essere trovate nella storia personale della maggior parte dei pazienti con DOC.
I traumi precoci sono importanti fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi depressivi e ansiosi in età adulta.
Le esperienze negative dell’infanzia come traumi, trascuratezze, abuso fisico e psicologico sono considerati un rischio comuni a un gran numero di disturbi mentali.
Stili educativi dei genitori improntati a critiche, denigrazione, discrediti, regole di moralizzazione sociale eccessivamente elevate possono dar luogo a specifiche convinzioni disfunzionali, causa di sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo, allorquando, più tardi nella vita, accadono stressors particolari.
Modelli educativi specifici come, ad esempio, continue puntualizzazioni al bambino sulle possibili conseguenze negative delle sue azioni, attribuzione di colpe su tante cose, in maniera sproporzionata, può condurre a carattere insicuro nel bambino e perenne senso di colpa per comportamento irresponsabile.
Credenze riguardanti un esagerato senso di responsabilità e perfezionismo sono in grado di sviluppare la futura personalità ossessiva.
Una famiglia con un clima emotivo caratterizzato da iper-controllo, critiche, alte aspettative e richiesta di prestazioni con elevati standard perfezionistici possono essere causa di disturbo ossessivo compulsivo.
Atteggiamenti e comportamenti perfezionistici dei genitori possono contribuire allo sviluppo di credenze perfezionistiche nei figli, con senso di responsabilità amplificata, rigorosi codici di condotta e sensazione di incapacità di far fronte a situazioni di rischio / pericolo.
In questo articolo si farà un’ analisi delle particolari esperienze precoci che conducono alla vulnerabilità di ammalarsi di disturbo ossessivo-compulsivo.
Un aumento di responsabilità nell’ infanzia con sviluppo di senso di colpevolezza svolge un ruolo importante sia nella origine che al mantenimento del disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).
Responsabilità e senso di colpa possono essere appresi nell’ infanzia e nell’ adolescenza, attraverso particolari esperienze e modelli educativi che coinvolgono disapprovazione, critiche, elevati standard morali e sociali.
Ne può derivare che i soggetti con caratteristica di elevato senso di colpa sono più suscettibili a sviluppare un DOC.
La letteratura scientifica sui fattori di vulnerabilità dimostra che la responsabilità o il rischio di essere responsabile, si correla con la gravità dei sintomi Ossessivi.
I punteggi dei test e le scale di misura DOC rilevano che le credenze disfunzionali sono più elevati nelle persone con DOC.
Queste credenze giocano un ruolo nella forma sintomatologica dei sintomi ossessivi.
Le credenze DOC correlate sembrano giocare un ruolo anche nei cambiamenti della sintomatologia nel tempo.
Dalle ricerche, quindi, è dato presumere che la gente con caratteristica di alto senso di colpa sono più suscettibili a sviluppare un DOC.
La responsabilità è coinvolta nella fluttuazione della sintomatologia nel tempo.
In particolare quando si verificano specifici eventi di vita, come il matrimonio o l’arrivo di un figlio si è più soggetti allo sviluppo di un DOC, perché si eleva la percezione del livello di responsabilità e senso di insicurezza ad affrontare i nuovi cambiamenti di vita.
Le ricerche hanno confermato che le credenze disfunzionali possono predire lo sviluppo di DOC nella fase del post partum, nel DOC da controllo, lavaggio e altre ossessioni.
Nelle ricerche di Salkovskis e colleghi (Salkovskis et al. 1999) sul ruolo di responsabilità nel DOC, hanno Illustrato cinque percorsi che dalle prime esperienze possono portare allo sviluppo del Disturbo ossessivo-compulsivo:
1) La prima si riferisce a uno “sviluppo esagerato del senso di responsabilità” .
E’ il caso di quelle persone che, durante l’infanzia, hanno dovuto assumere un ruolo inadeguato per la loro età nel contesto familiare.
Molto spesso ciò avviene in caso di inadeguata presenza genitoriale, o genitori troppo assenti, in cui un bambino o una bambina sono costretti a prendersi cura dei fratelli.
Questo tipo di eventi e stile educativo porta allo sviluppo di un elevato senso di responsabilità, che è spesso generalizzata ad altri settori della vita.
In futuro quando non riescono a soddisfare i propri standard di coscienziosità, quando le esigenze aumentano, essi possono provare un senso di fallimento e di colpa.
2) Il secondo percorso, trasmesso dai genitori, si riferisce a codici di dovere e di condotta rigidi ed estremi, in cui i bambini interiorizzano rigorose regole e standard di condotta e di pensiero eccessivi.
Anche se la famiglia è la principale fonte di influenza, altre fonti possono talvolta essere la causa, come ad esempio gli insegnanti e i rappresentanti religiosi.
Una rigida educazione religiosa può essere talvolta associata con credenze morali e religiose ossessive ed estreme.
3) Il terzo percorso si riferisce al fatto che in alcune famiglie le preoccupazioni sono accentuate, poiché i genitori sono timorosi,insicuri e ansiosi e quasi costantemente comunicano l’ idea che il pericolo è ovunque.
Pertanto essi sono troppo protettivi, bloccando al bambino o alla fanciulla la possibilità di fare nuove esperienze e a confrontarsi con situazioni di rischio.
4) Il quarto percorso è lo sviluppo di un senso di colpa nel caso di un incidente, in cui le azioni, o il mancato intervento, ha contribuito in modo significativo ad una grave sventura.
Lo sviluppo dell’accresciuta responsabilità può essere correlata ad un vero incidente accaduto, nel quale iil soggetto ha svolto un ruolo determinante sia nel suo accadimento che come mancato soccorso per se stesso o altri.
5) Il senso di responsabilità può aumentare quando in coincidenza di un pensiero avviene veramente una sciagura (ad esempio un bambino è arrabbiato con il suo maestro e desidera la sua sparizione).
Se succede che l’ insegnante si ammala gravemente o muore, il bambino arriva a pensare che è colpa sua ad aver provocato quella tragedia, a causa di quello che ha pensato e desiderato.
In questi casi, a livello mentale del bambino si verifica un fenomeno chiamato “fusione Pensiero-Azione”.
Questo fenomeno avviene spesso nella mente di chi soffre di DOC, di aver paura di mettere in atto quello che passa nella mente. Ciò è causa di elevati sensi di colpa per via della paura che quello che si pensa può arrivare ad avverarsi.
Questo pensiero disfunzionale può predisporre all’insorgenza del DOC.
In uno studio retrospettivo ( Adams -2012) è emerso che le persone che erano passati attraverso queste esperienze, con danni reali o immaginari, tendevano a considerare se stessi come responsabili (e presumibilmente colpevoli), e quindi avevano più sintomi ossessivi.
Careau et al. (2012) ha analizzato il collegamento tra esperienze infantili e convinzioni ossessive, cercando di evidenziare l’ attinenza e le implicazioni.
Le esperienze che sono state prese in considerazione si riferiscono alle incoerenze nel rinforzo e manifestazioni di incoraggiamento da parte dei genitori, dove una inappropriata risposta segue specifici effetti.
La difficoltà del bambino a comprendere il giusto comportamento da mettere in atto allo scopo di evitare rimproveri, oppure per ottenere gratificazioni, è causa di sensazione di dubbio e insicurezze.
Secondo gli autori, questo tipo di comportamento genitoriale è all’ origine di sentimenti di insicurezza, ed è correlato a indecisione e alla intolleranza a incertezze e dubbi.
-Il secondo tipo di esperienza è quello di una iper – responsabilizzazione nell’ assicurare la salute e la necessità di assistenza ad altri familiari (fratelli o genitori malati).
La credenza connesso a questo tipo di esperienza è quello della responsabilità.
-Il terzo tipo di esperienza è quella di perfezionismo.
-Il quarto tipo di esperienza è la percezione del pericolo, dove lo stile comunicativo dei genitori crea un atmosfera familiare caratterizzata da senso di pericolo, paure e insicurezze.
Questo tipo di esperienza infantile corrisponde alla sopravvalutazione di una minaccia, come nel caso della presenza di un genitore bevitore, che quando è sotto l’effetto dell’ alcool diventa violento e abusante.
-L’ultimo punto considerato è la forte convinzione di essere in grado di controllare gli eventi, attraverso speciali gesti, rituali e pensieri. La credenza connesso a questo tipo di esperienza è l’eccessiva importanza del pensiero e il controllo su di esso.
I pazienti DOC tendono a definire lo stile educativo dei loro genitori come autoritari.
Lo stile autoritario è positivamente correlato con i sintomi ossessivi.
I dati mostrano che in una relazione centrata sulla disciplina, i genitori per punire minacciano o spaventano il bambino col rischio di non volerli più bene. Questa modalità educativa, basata sul ricatto, dà l’ impressione che la relazione genitore – bambino non è un fatto scontato, ma dipendente dal comportamento.
In questo modo l’ affetto verso il bambino viene usato come un mezzo per punire e ricattare il bambino.
Lo stesso effetto vale quando un genitore risponde limitando le dimostrazioni di affetto, interrompe la comunicazione con il broncio, oppure non rispondendo alle domande e richieste per lungo tempo e senza spiegazione.
Queste strategie che utilizzano l’interruzione del rapporto con il genitore come mezzo di punizione, portano ad alti livelli di emozioni negative (angoscia, preoccupazioni, insicurezze e disconferme) e crea un terreno fertile per le credenze ossessive.
-Un altro aspetto che sembra caratterizzare i genitori di bambini con DOC è il costrutto di Emotività Espressa (EE), che si riferisce alla capacità e la possibilità di poter esprimere liberamente e senza paura i sentimenti provati.
Le ricerche hanno analizzato come la critica e la disapprovazione impatta e ha influenza sul DOC.
I risultati mostrano che i rimproveri possono svolgere ruoli diversi nella nascita della personalità ossessiva.
Le continue esperienze di critiche e disapprovazione patite in passato, sono un fattore di sviluppo di Disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Secondo le ricerche, un individuo esposto a continue e sistematiche critiche e rimproveri nell’infanzia, in futuro sperimenterà alti livelli di angoscia e timori. Questi sentimenti possono condizionare le scelte future e disciplinare strategie tese ad evitare questa dolorosa esperienza.
Le credenze ossessive sviluppate in risposta alle critiche sono causa di comportamenti di DOC, e possono fungere da strategie future al fine di prevenire la critica, la disapprovazione e il dissenso.
Un uso frequente e sistematico di biasimo e disprezzo da parte dei genitori e compagni sensibilizza per un elevato senso di colpa.
L‘ esperienza della colpa è generalmente sgradevole, ma per un ossessivo è intollerabile.
Alla luce di tali ricerche, sembra che almeno alcune di queste esperienze, risalente all infanzia e adolescenza, come ad esempio rigorosi standard di regole morali, iper-responsibilizzazione, critiche, genitoriautoritari, stile di emotività poco espressa, carattere chiuso dei genitori, possono essere trovati nella storia personale della maggior parte dei pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo.
Ma perché la mente umana si difende con fobie e ossessioni in seguito ad esperienze negative infantili del tipo su riportate? La spiegazione della scelta fobica o ossessiva è rinviata all’ articolo: “Perchè mi ammalo di ossessioni?
Lungo queste linee di scoperte, in sede di trattamento del DOC è vantaggioso progettare protocolli curativi volti non solo rivalutare i significati associati a tali specifiche prime esperienze, alla ri-visitazione e ri-considerazione delle responsabilità e carattere dei genitori, ma anche allo sviluppo di un più generale atteggiamento di compassione e indulgenza verso se stessi (Mancini e Saliani 2013, Petrocchi et al. 2013).
Perchè mi ammalo di ossessioni
Guarire le ossessioni con la terapia cognitiva
Cosa origina il disturbo ossessivo
Come nasce un DOC – Caso Clinico
Bibliografia
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-Salkovskis PM, Forrester E (2002). Responsibility. In Frost RO, Steketee G (Eds.), Cognitive approaches to obsessions and compulsions: Theory, assessment and treatment, pp. 45-61) Pergamon, Oxford.
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-Careau y, O’Connor KP, Turgeon l, Freeston Mh (2012). Childhood Experiences and Adult Beliefs in ObsessiveCompulsive Disorder: Evaluating a Specific Etiological Model. Journal of Cognitive Psychotherapy 26, 3, 236-256.
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-Mancini F, Perdighe C, Serrani FM, Gangemi A (2006). Il disagio dei pazienti ossessivi di fronte a espressioni facciali di rabbia e disgusto: risultati di una indagine preliminare. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale 12, 2, 197-201.
-Mancini F, Saliani AM (2013). Senso di colpa deontologico e perdono di sé nel disturbo ossessivo-compulsivo in B Barcaccia, F Mancini (Eds) Teoria e Clinica del Perdono, pp.131-144. Raffaello Cortina Editore, Milano.
L'articolo Esperienze infantili come origine del disturbo ossessivo proviene da Psicologo Dott. Mario Di Nunzio.